Mestieri
bracciante, fattoreLivello di scolarizzazione
Paesi di emigrazione
Regno UnitoData di partenza
1948Periodo storico
Periodo contemporaneo (dal 1977 ai giorni nostri) Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Temi
Nato nel 1920 a Pianezze San Lorenzo (Vicenza), cresciuto a Borgo Valsugana, Dante Cervi ha due date e un solo luogo iscritti nel destino: 1942, 1948, Inghilterra.
La prima data corrisponde all’inizio della prigionia: militare in Nord Africa, è fatto prigioniero dagli inglesi a Tobruk, in Libia, quindi deportato nel Regno Unito. Qui viene avviato ai lavori presso la fattoria Thatcham Pond Farm di Mr. Tofield, nei pressi della cittadina di Buckingam. Deve badare ai campi e alle bestie, il che equivale a quanto faceva prima della guerra.
La vita, se si ignora la deportazione, non va poi così male. Dante è capitato bene, il padrone della fattoria nutre una gran stima per l’italiano che gestisce la tenuta con cura e perizia, come fosse un normale salariato. A fine guerra, quando finalmente Cervi può tornare a casa, Mr. Tofield tenta invano di trattenerlo.
Così Dante torna nell’Italia del dopoguerra, dove manca tutto: case (anche la sua è stata bombardata ma per fortuna non ci sono state vittime), cibo, lavoro. A un certo punto uno zio emigrato in Australia sembra interessarsi di richiamarlo laggiù, ma si rivela un bluff, o comunque una faccenda che va per le lunghe. Cervi prova ad aspettare, a temporeggiare, ma ha un offerente determinato e caparbio: è Mr. Tofield, che vuole offrigli lo stesso lavoro che aveva da prigioniero. Questa volta, però, sarà ben stipendiato e godrà di una sua abitazione dove condurre anche la giovane moglie, e dove far nascere i figli.
E così, fatti in fretta i documenti, Dante viaggia nuovamente verso Nord, verso il Regno Unito. Mr. Tofield, che ha smosso mari e monti per riaverlo con sé, lo gratifica in ogni modo, perfino inserendolo all’interno del proprio testamento. E così, quella che sei anni prima era stata prigione diventa una casa felice per il resto della sua vita.
Il viaggio
I racconti
“Alcide De Gasperi mi disse…”
Qualche settimana dopo mi arrivò un telegramma con risposta pagata. Era da Mr. Tofield e diceva:...
“Good bye and good luck”
Arrivato a Dover, si doveva passare dall’ufficio imigrazione. Un pensiero sorse allora nella mia mente, che...
Qualcosa per il “caretaker”
Mr. Tofield perse la moglie nel 1970 per un attacco di cuore, percio si era ancora...