Turista a New York

Finalmente arrivammo in N. Y. La nave ferma si vedeva la Statua della Libertà. Mi vestii col nuovo vestito a giacca che mi avevo confezionato per l’occasione. La gonna non si manteneva a dosso. Ero contenta finalmente ero in America e fra poco avrei visto Mimi. Eravamo felici finalmente dopo un anno  eravamo insieme di nuovo. Ci fermammo pochi giorni in N. Y. Era affascinante. Andammo di sera a Taim Squaer. Si vedevano le cose più strane che si può immaginare. Andammo al Rocche Felle Center dove pattinavano sul ghiaccio. Andammo al Impere Stet Bilding dove dall’alto vedevamo tutto il bellissimo panorama. Andammo un po da per tutto. Anche Wall Strit. Ci dissero che era interessante vedere lo stocco marchetta [stock market, Ndr]. Io non sapevo di che si trattava. Mimi cercò di spiegarmi, ma neppure lui sapeva molto.

Dopo la sosta in Niork, partimmo col treno per Detroit dove mio suocero ci venne a prendere. Ci aspettavano. Mio suocero preparava due polli allo spiete con la macchina elettrica che girava da sola!

Erano cose nuove che in Italia in quel tempo non c’era niente. La casa era piccolina, ma c’erano tutte le comodità! Di sicuro la situazione non era per freschi sposi. Il giorno seguente era Domenica. Mio suocero dice: “C’è la radio che dice qualche cosa per voi”; era un programma che si faceva tutte le domeniche parlato in Italiano. Ecco che annunciano: “Per Domenico e Teresa Prigioniero, freschi sposi, ben venuti in America. Una canzone speciale per voi. Tanti tanti auguri dalla comunità Italiana. Il titolo della canzone era “Ciliegie rosse”. Ricordo qualche rigo: “Ciliegie rosse, fior di primavera, l’estate il frutto ci darà. Sarà la più bella primavera del nostro Amor…”

… e poi non ricordo più. Era una bella canzone, con bella musica. La radio Italiana la faceva spesso. Il programma era annunziato “Programma Italiano da Giovanetti”!