“L’America promete molto male…”

Li 20 -3- 1921

Domenico Carissimo,

Io sempre in ottima salute così al pari speri di te, e tutti in famiglia. T’accludo la ricevuta di £. 5000 che ti spedì avantieri, scrivimi appena la riceverai. Se non lo puoi oqupare tutto, quest’ultimo me lo depositerai in un libretto postale a me intestato. Questo denaro lavevo lavorato nella stagione estiva scorsa, e melavevo lasciato di riserva per l’inverno, e ora che l’inverno se né andato l’ho voluto mandare al sicuro. Adesso però l’america promete molto male, e non si può fare più affari per il motivo che i lavori sono scarsissimi, e le paghe l’hanno ribassate il 25 per cento. Ora non si vedono le giornate da 7, a 12 fino a 17 dollari al giorno come capitava l’anno scorso. Adesso è troppo misero che non si può prendere più di 3 dollari al giorno, non più ore straordinarie che mi frutavano a due volte e mezzo della giornata. Ai viveri e a tutti i generi hanno ribassato una picola cosa, si spera che gli ribassino ancora, ma se se no, ti dico che sono pastici a vivere con questa paga. Scrivimi a lungo facendomi sapere tutto, tutto.

Con affetto saluto Babbo, Giuseppe, Mariangela, Edvige, zio Bareddu e famiglia, Pina ed Edoardo e tutti i parenti che mi ricordano. Tanti saluti a voi tutti da Ignazio, Francesco, e tutti gli altri nuovi arrivati.

Ti saluto e bacio col cuore

tuo aff.mo

Pietrino