La fine di una rivoltella

Io non mi trovavo tanto a disagio giravo per la citta e una bellissima citta Basilea e lui sempre con mè ma io avevo un triste pensiero per quella rivoltella io non lo rimproveravo perché l’aveva tanto cara e dicevo fra me non siamo addestrati alle armi chi mi dice andando a casa nel mannegiarla con nessuna esperienza puo succedere una disgrazia? O a lui o qualche altro perché leggiendo i giornali sene trova, insomma, desideravo tanto sene disfasse.

Una mattina gli dissi vieni con mè andiamo a vedere il giardino zeologico occupa tutta la cima di quella collina il piu rinomato della Svizzera e forse nel mondo. Lassu vedremo le bestie feroci i serpenti aquile e tutto e meglio che porti con tè la rivoltella, non si sa mai, possiamo in qualche modo essere aggrediti e lui subito sfascia la valigia la prende, con le munizioni, e siamo andati a prendere il tram che porta lassù siamo rimasti contenti con nessuna preoccupazione la rivoltella non bisognava perché le belve erano al sicuro […].

Allora, senti caro, siamo vicini alla partenza l’itallia arriveremo a Chiasso li sai cè la dogana li vogliono vedere tutto le guardie, dentro la valigia ci palpano tutto il corpo per vedere se ai del contrabando in quel momento ti lascio andare avanti tè e lui, mi guardava serio con la testa in avanti occhi fissi orecchie come una lepre in ascolto mi mangiava fuori le parole di bocca io mi metto a distanza non voglio essere compromesso penso di vedere la famiglia subito con tranquillità ma tu se ti trovano la rivoltella vogliono sapere cosa devi farne se ai la licenza tu non ai niente e loro ti conducono in caserma ti lasciano chiuso con loro comodo ci informano in municipio a Sirone e tu stai aspettare ti fanno dormire in caserma terminato l’informazione poi ti senti a dire uno che non ha la licenzia di portare armi  spetta sei mesi di galera pensa bene in che guai ti puoi restare  io ti avviso perche ti voglio bene come se fossi tuo fratello io o preso un’altra sedia e guardava giu a giocare alle boccie fumavo non facevo caso pensavo a l viaggio desideroso che sia presto, ad un tratto sento una mano sulla spalla era Stefano mi parla piano nel orechio e dice sono stato al gabinetto e o buttato giù per la canna rivoltella e munizioni. Bravo! Ora ti voglio più [bene] di prima era quella la mia soddisfazione.

Venuto il giorno della partenza vedo un treno lungo con carri bestiame be fra insulti malcontenti e qualche bestemmia! Si sa ci son di tutti i tipi e carattere perche si stava male, e poi con quei 5 giorni prima di disagio per dormire. E siamo arrivati a Chiasso. Caro Stefano io mi presento alla Dogana con questo pacchetto in mano di sigari toscani se meli lasciano passare bene seno li lascio e la valigia posson buttarla in aria senza nessuna preucupazione, anchio! Mi ai messo in pace. Arrivati a Sirone mi ritirano il passaporto l’italia invece di entrare in guerra con laleata Germania e Austria si dichiara neutra con la scusa di non essere preparata alla guerra [….].

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