La dichiarazione di guerra

Poco tempo dopo nel mese di agosto la Germania dichiara guerra alla Francia l’italia era alleata con la Germania e Austria allora il Contini mi disse sono andato alla banca per prelevare i soldi con sorpresa sono chiuse fortuna che o da liquidarvi e dovete andare in Italia i treni sono pagati sino al confino anche con la svizzera sino a Chiasso, ora in avanti a restare molto piu la gioventù siamo alleati dobbiamo aiutarli in guerra. E li facciamo le valigie e giu al paese Buchlertal nel passare della piazza ho visto una scena che non la dimentichero lo stato a chiamato tante leve per la guerra anche un po anziane Gente ammogliate con figli era piena di uomini ubriachi donne avinchiate a sorreggerli piangevano disperate i figli vedendo la madre a piangere anche loro strillavano perché dovevano partire per la guerra caro Stefano incominciamo male cè lai ancora la rivoltella? Si in valigia, tienila da conto! E li siamo andati Piletal la abbiamo cambiato linea per Basilea da li circa trecento chilometri nel tragitto tutte le stazioni cera delle graziose signorine che ofrivano da bere e panini con salsiccie si arrivati a Basilea cera pronto un lungo salone per dormire sul pavimento con dieci centimetri di paglia nel mezzo il viale per il passaggio e li per 5 giorni, venivano anche emigranti era chiasso. Si dormiva cosi e mangiare come i soldati senza pagare il rancio ma io non mi piaceva tanto invece Stefano era di buona bocca, non gli faceva niente io delle volte a mezzo giorno andavo in un caffe di fronte a mangiare e Stefano sempre dietro e io gli dicevo stai li che risparmi soldi e lui voglio venire con tè, e si: non era ignorante tuttaltro! Per me era normale, mi aveva prestato una grande affezione mi considerava piu esperto, quello che dicevo lui credeva anche a essere una menzogna persino di notte dormivo vicino e lui con la mano mi toccava se ero ancora li!

se vuoi approfondire questa storia acquista il libro