Arrivo a Saigon

Siamo entrate in Saigon e l’effetto non è stato davvero buono. Le strade sembrano quelle di Pontedera dopo l’alluvione. Ci sono delle specie dí taxi con uno in bicicletta dietro che pedala e due davanti a sedere. Poi ci sono delle Api Piaggio che fanno da filobus, e i taxi sono Dauphine blu e gialle tutte scassate. La gente è sudicia, vive nelle stamberghe sudicissime ai lati della strada o sulle rive di una specie di fiume o fosso puzzolente. Ci hanno portato in una casa in una via brutta, con tutti i vietnamiti che l’aggiustavano (la casa) e di sopra siamo state a mangiare. C’è una bevanda in un recipiente così, nera, che è molto buona. Eccetto quello era tutto schifoso. Cuocevano delle suole di scarpe chiamate braciole in un tegame lercio con la salsa scura bollente, e sopra di noi sulle travi degli uomini ritti aggiustavano il tetto e piazzavano ventilatori.

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