Mestieri
bracciante, garzone, muratoreLivello di scolarizzazione
terza elementarePaesi di emigrazione
Francia, Gran Bretagna, Guyana FranceseData di partenza
1896Data di ritorno
1907Periodo storico
Periodo post-unitario (1876-1914)Temi
Ultimo di sei figli di una povera famiglia della Lunigiana, Oreste Orlando Tonelli emigra per la prima volta e per pochi mesi in Francia, a Montecarlo, quando ha solo 14 anni. Dopo un breve rientro a casa riparte alla volta di Carlisle, al confine tra Inghilterra e Scozia, dove è assunto come garzone presso un ristoratore italiano. La relazione con una ragazza del luogo è all’origine del contrasto con il padrone, che lo licenzia e, contro la sua volontà, lo rispedisce in Italia. Qui la famiglia, dopo averlo nascosto per qualche tempo – è infatti stato condannato in contumacia a 18 mesi di reclusione per il furto d’un orologio compiuto prima di emigrare – lo esorta a partire nuovamente alla volta della Francia.
A Marsiglia trova lavoro dapprima in una cava di pietra, come scalpellino, quindi come muratore in un cantiere edile. La fatica non è compensata né dai padroni, che non lo pagano, né dalla fortuna: è vittima di un brutto incidente sul lavoro, dal quale riesce a trarre solo pochi spicci di assicurazione. Depresso, alcolizzato, sempre pronto a menar le mani, una sera si ritrova coinvolto in una rissa e uccide un altro emigrato italiano. La giustizia francese lo condanna alla deportazione e a venticinque anni di lavori forzati nel bagno penale della famigerata Isola del Diavolo, resa nota dal romanzo di Henri Charrière, Papillon, e dall’omonimo, fortunato film con Steve McQueen tratto da questo.
Come Papillon, Tonelli riuscirà a evadere e a raggiungere, dopo una rocambolesca fuga attraverso la giungla, la città venezuelana di Caracas, da cui si imbarcherà alla volta dell’Italia. La giustizia nostrana nel frattempo non l’ha dimenticato: il furto dell’orologio compiuto quindici anni prima gli frutta quattro anni di prigione. Nelle carceri di Piacenza e Castelfranco scriverà, in un toscano ricco di sgrammaticature e invenzioni linguistiche, la sua Storia dei miei trent’anni, consegnata nel 1992 all’Archivio dei Diari di Pieve Santo Stefano.
Della memoria di Oreste Orlando Tonelli è stata pubblicata una selezione di pagine [O. O. Tonelli, Colibrì. Una strada per la Caienna. Autobiografia 1881-1925, introduzione di Vivian Lamarque, Giunti, Firenze 1994].
Il viaggio
I racconti
“Un terno al lotto”
Nel 1895 Celtaldola cominciava a emigrare stagionevolmente. Dove (come tutt'oggi) si recavano a passar la meglio...
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