Mestieri
insegnanteLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
IraqData di partenza
1956Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)L’esperienza davvero singolare di una preside italiana chiamata a Baghdad per esaminare le scolaresche locali, il racconto del marito accompagnatore si tinge di toni ironici al cospetto delle difficoltà di ogni genere incontrate dalla donna, a partire dall’alimentazione.
Il giorno dopo, verso mezzogiorno ricevimento dell’Ambasciatore e chiarificazione di molti dettagli. Poi pranzo allo Sheraton. Grandi saloni, grandi buffet freddi, grandi menu scritti in arabo ed in inglese. Avete mai cercato di interpretare un menu scritto in Italiano? Ora scrivetelo in una lingua sconosciuta e presentatelo ad uno che ha fame. Inutile chiedere lumi al cameriere cinese o cercare sul dizionario gli spaghetti alla Matriciana la “Coda alla vaccinara”. Punti il dito su una riga e preghi Allah che te le mandi buona. Arrivano spaghetti neri, scotti, amari. Arriva il brodo di frullato di pomodori, cipolle peperoni e cetrioli. Arrivano gli spiedini di caprone suoi parenti prossimi. Arrivano fagioli, ceci, lenticchie fave made in Usa e Cina bolliti e sconditi. Arriva a volontà il riso da galline strabollite. Al buffet puoi servirti di centinaia di salsette ed intingoli di ogni colore , sapore, odore. Niente formaggi, salumi, frutta.
Fatta di necessità virtù la D.C. ingerì le più strane cose ma in capo a tre dì fu invasa da un pruriginante sfogo cutaneo. Un medico indigeno subito consultato, diagnosticò urticaria e diede una cura; ma perdurando il malanno, un altro medico vide la cosa in tutt’ altro modo definendola, documenti alla mano, come eritema multiforme e diede tutt’altra cura. Il malanno scomparve in pochi giorni. A queste tribolazioni seccanti, condizionanti ed impiccianti, si aggiunga quello di dover sovraintendere agli esami in una piccola scuola, quasi di fortuna, rumorosissima per il chiasso dei bambini dell’asilo e delle elementari, dei vecchi condizionatori d’aria che sconvolgevano le carte e soffiavano nelle orecchie .
I docenti erano raccogliticci ed alcuni, reperiti sulla piazza, non sapevano nemmeno l’Italiano, ed occorreva l’interprete. Quanti attimi di sconforto! Me il coraggio di D.C. ebbe il sopravvento sulle tribolazioni e l’eroica donna, sorda, raffreddata, piegata, stemperata nelle visceri, si sobbarcò le avventure del Tell, di Babilonia, oltre alla visita del Suk, del Museo, della Moschea e delle cose più interessanti della zona.
Il viaggio
Mestieri
insegnanteLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
IraqData di partenza
1956Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Gli altri racconti di A. D.C.
Il saluto del deserto
C'é ben poco da riferire circa la partenza per l'Iraq: colloquio tra D.C. ed un funzionario...