Senza un soldo in tasca

Quando arrivò il tornio nuovo il lavoro si rivelò piu duro di quando potessi immaginare, c’era da tornire montagne di grossi tubi, deviatori, gomiti e valvole di ogni grandezza e dato che li dovevo caricare a mano sulla macchina, quando a fine turno smettevo di lavorare ero più morto che vivo dalla stanchezza e avevo la schiena che mi scricchiolava come i legni di un carretto vecchio e non desideravo altro che quello di andare a sdraiarmi a letto. Di tutto questo lavoro però, non venivo retribuito per niente adeguatamente, inquando, con i pochi soldi che mi davano negli acconti settimanali, a fine mese nella busta trovavo soli pochi spiccioli, mentre i tedeschi oltre agli acconti trovavano anche la busta piena di soldi e a quei tempi la mia paga era inferiore anche di 50-60 marchi quasi diecimila lire in meno di quello dei tedeschi. Evidentemente il mio datore di lavoro mi pagava da apprendista. Ma a tutto ciò, ero costretto ad assoggettarmi perché prima di tutto ero legato da un contratto e per due anni non avrei potuto cercarmi un nuovo lavoro e poi perche venivo da una situazione di estrema indigenza. Erano anni che non portavo un soldo in tasca e non mi ricordavo da quando mi avevo comprato l’ultimo pantalone e le ultime paia di scarpe. Da questa situazione però trassi vantaggio per una buona esperienza di lavoro perché anche se l’ambiente lasciava molto a desiderare e il lavoro era molto duro, con la volontà che avevo di imparare bene il mestiere non esitai a buttarmi nella mischia. Ero giovane, le basi e la capacità non mi mancavano e cosi mi misi sotto ad imparare quante piu lavorazioni potei.