Giochi di prestigio
![](https://www.idiariraccontano.org/wp-content/uploads/2021/04/Arbib-261x300.jpg)
Mestieri
commercianteLivello di scolarizzazione
Paesi di emigrazione
EgittoData di partenza
1881Periodo storico
Periodo post-unitario (1876-1914)Temi
paesaggioTemi
paesaggioLa carovana di Salvatore Arbib prosegue il suo viaggio nel deserto, dove incontra le popolazioni arabe con le quali Salvatore si intrattiene senza alcun timore.
Alle 6 ci si mise in marcia. Avendo dormito alquanto male ed essendo la mattinata abbastanza fredda, mi trovai tutto indolenzito. Per altro levatosi il sole, passò ogni dolore. La via che percorremmo è tutta diritta e in pianura. Avevamo marciato circa 3/4 d’ora quando entrammo nei giardini Bark che sono composti di alberi di gaggie e di acacie. Il terreno è tutto sabbioso. Passati i giardini, salimmo sulla montagna tutta sabbia e arrivati lì si vide il pozzo contornato da cammelli e cammellieri intenti a dissetare il loro bestiame. Un poco più in su trovammo lo Estambulia steso sotto una capanna intento a discorrere con una bella nera. Al nostro arrivo quello si alzò e ci diede posto da stenderci. Volevamo dormire ma non si potè perché ben presto fummo contornati dagli indigeni. Credo che ammontino fra tutti a 40 e a mia sorpresa tutto il paese era davanti a noi, cioè 6 o 7 capanne, fatte di giunchi, con l’entrata molto bassa. Si fece subito amicizia con tutta la cittadinanza. Ci portarono latte che si può dire, è il solo nutrimento che hanno, con l’aggiunta di montone e di qualche po’ di dura che di tanto in tanto acquistano dai cammellieri di passaggio. Quando erano tutti riuniti, accusai uno di loro di avermi rubato un mezzo tallero e facendo un piccolo moto di prestigio glielo feci trovare nel petto. La sorpresa della gente fu indescrivibile e sarebbe continuato ad esserlo se il Sig. Estambulia non avesse detto che io ero d’accordo col diavolo. A queste parole tutti scapparono via, tanto più che avevo minacciato il, preteso ladro di farlo diventar donna, cosa che, a quanto sembra, gli piaceva poco….Una certa Abutlluba ci diede ospitalità. Verso le 11 arrivò il Bej con la carovana e riposammo fino alle 4 poro. Penso ci sia stato qualche malinteso col Sig. Estambulia, perché non volle pranzare con me. Partimmo alle 4 1/4 e discendemmo la montagna dì sabbia. Si passò sul terreno sabbioso per circa 2 ore. Poi entrammo nel deserto di Berber. Qui non si trova neppure un albero e la pianura è molto bella. Si continuò la strada fino alle 9 3/4 e poi riposammo. Il Sig. Estambulia con la sua carovana passò oltre. Questo tragitto fatto mi piacque molto perché c’era il chiar di luna.
Il viaggio
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