Dolce vita a Port Said

Al paese non vedevo nessuna opportunità, come tanti anche io ero ansioso di lasciarlo, pronto per andare dovunque ci fosse opportunità di lavorare e guadagnarsi la vita. La mia opportunità arrivò qualche anno dopo, emigrare in Australia in questo grande paese, ma lontano dall’Europa. Il 20 agosto 1951 lasciai la famiglia, paese e l’Italia e con la nave passeggeri Roma della flotta Lauro nel suo primo viaggio inaugurale son partito da Messina. Dopo 24 ore di viaggio la motonave ebbe un guasto, a velocità ridotta siamo arrivati a Port Said. Per riparare quel guasto trascorsero 15 giorni fermi in quel posto. Per me fu un bellissimo intermezzo la sera a ballare in un Hotel vicino al mare, il giorno in spiaggia a prendere la tintarella e bagnarsi al mare, la temperatura dell’acqua era tiepida quasi come la temperatura del corpo. Compagnia? Io e un altro coetaneo in rotta per l’Australia con me, ballando facemmo amicizia con due giovani signore vedove di nazionalità italiana abitanti al Cairo, venute a Port Said per le ferie. Quei pochi soldi che avevamo e che dovevano bastare per il viaggio in due giorni finirono, queste due vedovelle pagavano loro al ristornante di giorno e la sera a ballare o al cinema.