“Cominciano ad accettarci”

Riunione alla Gendarmerie tra responsabili dell’ospedale, i gendarmi e gli allievi infermieri. Questi ultimi protestano perché i gendarmi fanno loro pagare un dazio ogni volta che vengono all’ospedale per studio. Il corso dura tre anni e si tiene due volte alla settimana. Sembra, ma non ne sono sicuro, che il dazio sia stato abolito e che i gendarmi avranno per un certo periodo di tempo alcune medicine gratis. Chiamali stupidi!

È Natale, Messa di mezzanotte. Ci vado perché Mauro ed Annamaria, due colleghi volontari, battezzano Matteo; figlio concepito e nato laggiù. Mi emoziono: chissà se il Dio Africano è diverso dal Dio del Nord!

Lunedì è giorno di mercato. Vado a comprare alcuni attrezzi, e del filo di paglia per legare la vite. Compero un rotolo a 100 cfa (cefar). Sto andando a casa e il vecchio che me l’ha venduto mi insegue; e lo rivuole indietro. Non capisco, perché gliel’ho pagato regolarmente. Mi fa capire di seguirlo e una volta arrivato al suo banchetto mi dà due rotoli, di nuovo non capisco. Non sono un bianco qualsiasi, sono “l’agronome” dell’ospedale. Lo capisco, perché vicino al vecchio di prima ce n’è un altro che conosco, e probabilmente egli ha intercesso per me; dopo sei mesi cominciano ad accettarmi un po’.

Mi sono avanzate delle caramelle, che distribuisco come al solito tra i ragazzi che mi aiutano nei campi. I frati non vogliono neanche questo, ci hanno scoperto e quel giorno i ragazzi hanno dovuto scappare. Allora sono andato in paese a cercarli per saldare il mio debito. Non l’avessi mai fatto! Sono letteralmente assediato da molte persone, bambini, donne e adulti; tutti vogliono le caramelle. Allora dico lo-ro: “Quelli che mi hanno aiutato oggi nei campi si mettano in fila indiana”. Tutti i presenti si mettono in fila indiana; tripla.