Che aspetti?

Giuseppe Fanuli Nata a Copertino (Lecce) nel 1930

Mestieri

Artigiano, Imprenditore

Livello di scolarizzazione

licenza media

Paesi di emigrazione

Australia

Data di partenza

1956

Periodo storico

Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)

Temi

amore lavoro matrimonio miseria moglie partenza preparativi

Temi

amore lavoro matrimonio miseria moglie partenza preparativi

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Copertino, Italia, 1955

Dalla nascita al giorno della partenza per l'Australia. In poche righe Giuseppe Fanuli, "Pippi" per i familiari, riassume il proprio percorso di vita, segnato dalla povertà e da una mancanza di prospettive che lo ha portato a scegliere di tentare una vita nuova in Australia. È il 1955 quando inizia a pensare di attraversare l'oceano, ha 25 anni ed è innamorato di una ragazza, Maria, alla quale chiede consiglio su cosa fare. La sua risposta, ferma, darà il via a una storia di vita, e familiare, ricca di avventure e successi.

Siamo sei in famiglia, tra cui io sono il secondo. Da prominente famiglia molto conosciuta a Copertino. All’età di quattordici anni ho lasciato la scuola con la licenza media, frequentata a Lecce, presso il Palmieri. Lasciata la scuola ho cercato d’imparare un mestiere, così ho scelto di fare il falegname. Ho lavorato con la ditta Novembre fino all’età di vent’anni. Chiamato al servizio di leva, ho fatto il militare a Roma alla scuola “Genio Pionieri” compagnia comando “La Cecchignola”. Dopo quindici mesi mi sono congedato sergente, volendo potevo fare carriera invece ho scelto di lasciare.

Sono rientrato di nuovo a fare il mestiere di falegname. Nel frattempo cercavo di uscire dall’Italia, visto e considerato che in quel periodo della mia giovinezza non c’era nessuna via di uscita, per poter migliorare. Durante il periodo della mia attesa inaspettatamente la fortuna ha bussato alla mia porta. Nel 1955 ho saputo che l’Australia chiedeva lavoratori specializzati e fra queste specializzazioni chiedevano anche dei falegnami. Essendo fidanzato con Maria Nestola, ci siamo consigliati, “Cosa ne pensi?” La risposta fu semplice, “Che aspetti?”. Feci la domanda e cosi mi fu accettata. Mentre aspettavo la mia partenza, abbiamo deciso di sposarci, nel dicembre 1955.