Samuel George Lidbetter

22 settembre 1841. Sulla britannica Lord Auckland, 628 tonnellate di scafo in legno di teak proprietà della New Zealand Compagny Ships, sale il dottor George Samuel Lidbetter. Ha ventisette anni, ed è preposto all’assistenza medica a bordo della nave, dove sedici passeggeri in cabina e centocinquantacinque emigranti viaggeranno alla volta delle nuove colonie australi. La meta designata è la Nuova Zelanda; sarà la seconda nave di coloni a toccare le coste neozelandesi.

Il viaggio dura ben 123 giorni, durante i quali il giovane medico registra regolarmente latitudine e longitudine, bollettino infermieristico e bollettino climatologico, eventi di ordinaria e straordinaria amministrazione. Rende conto delle due nascite avvenute a bordo, così come dei cinque decessi – una donna e quattro bambini – consegnati, al culmine di commoventi cerimonie, alla tomba del mare.

Nel febbraio del 1842 la Lord Auckland giunge a destinazione, non senza aver assistito al naufragio della Fifeshire, di proprietà della stessa compagnia navale, e all’ammutinamento del proprio equipaggio,  prontamente consegnato alle autorità britanniche di terra.

Per quanto la testimonianza non riguardi l’emigrazione italiana, il diario di bordo di Lidbetter è prezioso per comprendere alcune dinamiche presenti nelle prime traversate transoceaniche dei nostri avi. Evidente è la disparità tra viaggiatori di rango ed emigranti poveri, qui addirittura non paganti: mentre i primi organizzano un circolo di discussione intorno ai temi della politica e si intrattengono sorseggiando dell’”ottimo whisky scozzese”, solo una volta al mese i secondi sono ammessi a frugare, affannosamente e per poco tempo, fra i propri bagagli, trascinati dalla stiva al ponte.

Una traduzione del diario di bordo del dottor Lidbetter è stata donata nel 1986 all’Archivio dei diari di Pieve Santo Stefano da Paola Danesi, erede della moglie italiana del medico. Sempre Danesi ha consegnato nel 2011 l’originale al Museo Provinciale di Nelson, dove è tuttora possibile ammirarlo.