Patrizia Di Luca
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Mestieri
insegnanteLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
IsraeleData di partenza
2004Periodo storico
Periodo contemporaneo (dal 1977 ai giorni nostri)![](https://www.idiariraccontano.org/wp-content/uploads/2021/06/IMG_20210426_154826.jpg)
Temi
Il diario di Patrizia Di Luca documenta il viaggio compiuto tra Betlemme, Gerusalemme, Ramallah e Gerico tra il 26 dicembre 2004 al 1 gennaio 2005 insieme a un gruppo di fotografi della Graffiti Press di Roma. Un’esperienza di vita intensa, dove le visite ai luoghi sacri e emblematici si alternano con l’immersione nelle atmosfere e con i molti incontri con persone comuni, capaci di testimoniare le diversità e le complessità della convivenza quotidiana. Spostandosi tra una località e l’altra, attraversando i check point e parlando con grandi e piccini, Patrizia compie anche un profondo viaggio interiore che introduce con queste parole nella sua testimonianza: “Terra santa, terra sacra. Altare di un Dio unico e solo, che non ha più discepoli ma partigiani e soldati… Patria amata e difesa, patria divisa e lacerata, resa arida dal desiderio cieco di possesso che ha spinto un popolo in cerca di salvezza a recintare con il filo spinato la vita di altri uomini, da tre generazioni in campi che hanno definito la loro identità di profughi. Terra di due popoli, entrambi profughi e pellegrini, ebrei cacciati, esiliati ingiustamente e ripetutamente perseguitati, palestinesi oppressi e affamati, resi ingiusti dall’ingiustizia subita, dalla dignità negata. Occhi che controllano e si difendono, umiliazione che si fa rabbiosa violenza senza appello né ragione; terrore di chi a paura di perdere una patria finalmente ritrovata, terrore di chi ha paura di perdere la propria patria. Silenzio dell’unico Dio che dall’unico cielo piange ogni suo unico figlio. La contraddizione è divenuta storia per le strade della Palestina, lungo le antiche mura di Gerusalemme; questa terra è ora il simbolo della follia umana che disperde il proprio tempo nei conflitti, giorni inutili di un tempo che non tornerà, tempio abbattuto e lasciato vuoto perché per ogni religione il torto commesso contro un altro uomo è bestemmia, rinnegamento di Dio”.
Il viaggio
I racconti
Lasciarsi “toccare”
26 dicembre 2004 ore 22 Star Hotel, Betlemme. Silenzio. In cielo la luna piena e stelle splendenti...
“Odori, colori, voci voci voci”
27 dicembre 2004 Giornata di sole trascorsa a Gerusalemme; abbiamo camminato e sostato nei luoghi sacri delle...
Ponti e muri
28 dicembre 2004 Sera tardi, Star hotel. Sono stanchissima, ma voglio scrivere qualcosa di questa giornata così...
Jiand e gli altri
31 dicembre 2004 Visitiamo due campi profughi a Betlemme. A Beit Jibril ci accoglie un responsabile del...