Italiani all’estero

La partenza, i viaggi, il ritorno, i successi, la nostalgia, l'amore, il lavoro, le guerre...

nelle storie di centinaia di italiani che hanno lasciato il nostro Paese e attraversato il mondo, dall’Ottocento a oggi. Tratte dall’Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano.

Raccontano le loro storieTutti gli autori

Paolo Cereda

sono nato a:

Lecco () nel 1963

e sono andato in

Zambia

racconto di:

cibo, clima, cooperazione allo sviluppo, corrispondenza, denaro, guerra, integrazione, lavoro, miseria, paesaggio

Raul Rossetti

sono nato a:

Chivasso (Torino) nel 1929

e sono andato in

Belgio

racconto di:

alcool, amicizia, arrivo, cibo, corrispondenza, lavoro, lingua, miniera, morte, paesaggio, partenza, salute, sessualità, smarrimento, tempo libero, treno, viaggio

Mario Bosisio

sono andato in

Belgio

racconto di:

cibo, guerra, smarrimento, solidarietà, violenza

Giuseppe Vaglio

sono nato a:

Sant’Agata di Militello (Messina) nel 1920

e sono andato in

Somalia

racconto di:

colonialismo, discriminazione, fascismo, lavoro, solidarietà, tempo libero

Alvaro Tanzini

sono nato a:

Casole d'Elsa (Siena) nel 1930

e sono andato

Svizzera

racconto di:

arrivo, bagaglio, fabbrica, integrazione, lavoro, paesaggio, partenza, separazione, treno, viaggio

Luisa Chelotti

sono nata a:

Ventimiglia (Imperia) nel 1938

e sono andata in

Cina

racconto di:

aereo, arrivo, famiglia, fuga, lavoro, politica, usi e costumi, violenza

S. C.

sono nato a:

Cardinale (Catanzaro) nel 1911

e sono andato

Somalia

racconto di:

colonialismo, matrimonio, paesaggio

Liliana Fuggi

sono nata a:

Firenze nel 1920

e sono andata in

Svizzera

racconto di:

consolato, emarginazione, lavoro, lingua, malattia, violenza

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