Italiani all’estero

La partenza, i viaggi, il ritorno, i successi, la nostalgia, l'amore, il lavoro, le guerre...

nelle storie di centinaia di italiani che hanno lasciato il nostro Paese e attraversato il mondo, dall’Ottocento a oggi. Tratte dall’Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano.

Raccontano le loro storieTutti gli autori

Annarosa Manetti

sono nata a:

Roma nel 1938

e sono andata

Albania

racconto di:

clandestinità, documenti, fuga, integrazione, lavoro, lingua, miseria, nostalgia, politica, usi e costumi, violenza

Filippina Mincio

sono nata a:

Casasco D'intelvi (Como) nel 1909

e sono andata in

Libia

racconto di:

arrivo, casa, colonialismo, corrispondenza, fascismo, guerra, matrimonio, paesaggio, partenza, paura, prigionia, ritorno, separazione, usi e costumi

Mario Ponzi

sono nato a:

Parma nel 1912

e sono andato in

Francia

racconto di:

amore, corrispondenza, denaro, esilio, famiglia, fascismo, guerra, madre, morte, nostalgia

Lino Martinelli

sono nato a:

Pietralunga (Perugia) nel 1920

e sono andato

Francia

racconto di:

famiglia, istruzione, lavoro, miseria

Armando Zanchi

sono nato a:

Anghiari (Arezzo) nel 1927

e sono andato in

Francia, Regno Unito

racconto di:

amicizia, amore, arrivo, documenti, emarginazione, lavoro, lingua, mediatori, nave, partenza, ritorno, treno, viaggio

Pietro De Cian

sono nato a:

Sospirolo (Belluno) nel 1921

e sono andato

Libia

racconto di:

guerra, morte, paesaggio, violenza

Giuseppe Morettini

sono nato a:

Sant’Angelo di Celle (Perugia) nel 1911

e sono andato

Etiopia

racconto di:

colonialismo, fascismo, guerra, morte, nostalgia, paesaggio, violenza

Enrichetta Lorenzini

sono nata a:

Bologna nel 1927

e sono andata in

Olanda

racconto di:

cibo, paesaggio, usi e costumi, viaggio

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