Italiani all’estero

La partenza, i viaggi, il ritorno, i successi, la nostalgia, l'amore, il lavoro, le guerre...

nelle storie di centinaia di italiani che hanno lasciato il nostro Paese e attraversato il mondo, dall’Ottocento a oggi. Tratte dall’Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano.

Raccontano le loro storieTutti gli autori

Luciano Giovanditti

sono nato a:

Apricena (Foggia) nel 1942

e sono andato in

Francia, Germania

racconto di:

arrivo, casa, consolato, denaro, emarginazione, fabbrica, famiglia, lavoro, lingua, mediatori, miseria, nostalgia, partenza, prostituzione, ritorno, solidarietà

Annibale Mattavelli

sono nato a:

Verdellino (Bergamo) nel 1930

e sono andato in

Belgio

racconto di:

alcool, arrivo, consolato, emarginazione, lavoro, miniera, politica, prostituzione, ritorno, sessualità, treno, violenza

Giuseppe Rotundo

sono andato in

Argentina

racconto di:

denaro, famiglia, figli, lavoro

Nella Stramazzo

sono nata a:

Liettoli di Campolongo Maggiore (Venezia) nel 1929

e sono andata in

Libia

racconto di:

colonialismo, famiglia, fascismo, guerra, nave, partenza, separazione, viaggio

Tommaso Bordonaro

sono nato a:

Bolognetta (Palermo) nel 1909

e sono andato negli

Stati Uniti d'America

racconto di:

arrivo, cibo, famiglia, nave, partenza, preparativi, separazione, viaggio

Adriano Andreotti

sono nato a:

Pieve a Nievole (Pistoia) nel 1907

e sono andato in

Libia

racconto di:

bagaglio, casa, clima, colonialismo, famiglia, fascismo, figli, guerra, lavoro, miseria, morte, paesaggio, partenza, paura, preparativi, ritorno, sfortuna

G. C.

sono andato

Svezia

racconto di:

denaro, fabbrica, integrazione, lavoro, miseria, preparativi, ritorno, treno

Giuseppe Melchiorre

sono nato a:

Bussi sul Tirino (Pescara) nel 1921

e sono andato in

Belgio

racconto di:

denaro, lavoro, miniera, miseria

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