Verso Marsiglia

Passarono due mesi e nessuna notizia mi era giunta da Tripoli, avevo pensato che il mio amico mi avesse dimenticato e poi mi ero ricordato che io non avevo dato il mio recapito. Decisi di andare al Consolato di Francia per vedere se era arrivata qualche comunicazione per me da Tripoli. Giunto nei loro uffici chiesi di parlare con il Console ma non ci riuscì, allora spiegai a quel funzionario lo scopo de mia visita, questi andò a verificare nelle sue scartoffie ed in effetti trovò che c’era un ordine di rilasciarmi un passaporto. Quando ebbi tutti i documenti in regola mi diressi a Haifa per imbarcarmi e qui ebbi un altro problema dovevo pagare il mio biglietto di viaggio e non avevo i soldi, vendetti per pochi soldi il mio orologio d’oro e dovetti lavorare per due notti consecutive al porto a scaricare merce e così riuscì a pagarmi il biglietto di viaggio, mi imbarcai su una nave senza conoscere la destinazione pur di partire, accettai il rischio. A bordo della nave c’erano solo 5 passeggeri, tutti dipendenti del Governo Israeliano, fra di loro c’era un medico Italiano di Milano il Dott. HAIMSON, ero felicissimo di aver incontrato un italiano. Andiamo a Marsiglia mi disse subito, molto bene risposi, da lì potrò telegrafare a Tripoli alla mia famiglia di mandarmi dei soldi per continuare il mio viaggio.