Mestieri
bracciante, meccanico, motorista, fuochista, minatore, gestore di barLivello di scolarizzazione
licenza elementarePaesi di emigrazione
Stati Uniti d'AmericaData di partenza
1925Data di ritorno
1946Periodo storico
Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)L’autore si reca volentieri nella vicina città di Jessup, anch’essa a tradizione mineraria e anch’essa luogo di emigrazione italiana.
Andavo volentieri a Jessup; mi piaceva la gente, tutta passione ed entusiasmo. Allora non ero ancora attivo in politica, ma il mio pensiero era per il socialismo. A Jessup i minatori erano tutti anarchici, comunisti, socialisti e, mi pareva, un po’ tutti con una vena di follia.
Mi capitò di vedere la festa del loro patrono – Sant’Ubaldo – il 16 maggio. I primi Eugubini che erano emigrati in America si erano portati il pensiero per il loro santo e il 16 maggio di ogni anno rivivevano la festa del patrono come se fossero stati ancora a Gubbio. Quel giorno lì a Jessup sono veramente un po’ tutti folli. Gli uomini, ed anche le donne, giocano a bocce e a morra tutto il giorno; giocano, mangiano e bevono senza limiti. Si può bene immaginare come arrivano alla processione della sera.
I più giovani issano sulle loro spalle la statua di Sant’Ubaldo molto pesante e corrono per le strade come forsennati seguiti da tutta la gente. Congestionati, bagnati di sudore, rauchi per il gran urlare e per le bestemmie altissime che devono far sentire a Sant’Ubaldo.
– Viva Sant’Ubaldo, abbasso San Giuseppe!
Sant’Ubaldo deve capire quanto lo amano e quanto lo disprezzano gli altri santi! Il parroco finge di non sentire, soddisfatto di vedersi attorno tutta quella gente che in chiesa ci va una volta all’anno: il 16 maggio, per Sant’Ubaldo, e prega a modo suo.
La prima volta che vidi la festa di Sant’Ubaldo non credevo a me steso. Noi liguri, sempre così controllati e parsimoniosi anche nei sentimenti… mi piacque molto.
Da parecchi mesi ero tornato a Scranton ed ero stato classificato minatore. Avevo anch’io i miei aiutanti e guadagnavo di più. Ogni tanto mandavo un po’ di soldi a mio padre e risparmiavo anche un po’ di dollari per me. Nel ’29 avevo in banca 1500 dollari. A Scranton c’ero arrivato alla fine di maggio del ’25. Erano passati quattro anni.
Il viaggio
Mestieri
bracciante, meccanico, motorista, fuochista, minatore, gestore di barLivello di scolarizzazione
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