Povera Somalia

On.le Abdirizzak Ali Shermarke – Presidente della Repubblica Ho conosciuto il personaggio in una circostanza particolare. Laureatosi in Scienze Politiche in Italia, quando è giunto in Somalia, ii Ministero dell’Agricoltura gli affidò l’incarico di costituire il catasto agricolo. Il suo compito era quello di censire le aziende agricole esistenti in Somalia. Il primo approccio lo fece a Genale (Merca) dove io mi trovavo, e collaborai con lui nel censimento delle aziende esistenti nel Comprensorio Agricolo di Genale. Entrato in politica, fu nominato Primo Ministro e in quella veste mi chiamò a Mogadiscio su proposta dell’On.le Hagi Mussa Bogor a cui avevo accennato alla possibilità di diversificare la monocoltura del banano con la creazione di un comprensorio per la coltivazione della canna da zucchero, per studiare la possibilità di realizzare tale idea. Mi assegnò un ufficio vicino al suo e una segretaria. Non sono rimasto molto perché poco tempo dopo la Somalia e il Kenya entrarono in conflitto e il Primo Ministro aveva altre preoccupazioni ben più gravi, per cui lo zuccherificio passò in seconda linea. Prima di lasciare Mogadiscio gli preparai una memoria, sull’argomento. Alla scadenza del mandato Presidenziale dell’onorevole Aden Abdulla, il Parlamento nominò Lui nuovo Presidente (1967). Due anni dopo la sua nomina, in occasione della visita ufficiale che fece nella Somalia del Nord (ex Somaliland) che si era riunita alla Somalia (ex Italiana) il giorno dell’Indipendenza 1 Giugno 1960, mentre passava in rivista il picchetto d’onore all’aereoporto di Hardesia, venne ucciso da un militare con una raffica di mitra.

Alla morte del Presidente Abdirizzak Ali Shermarke, il Parlamento elesse, così ho saputo, nuovo Presidente l’On.le Hagi Mussa Bogor. Hagi Mussa Borgor era il figlio del Sultano della Migiurtinia. Aveva una azienda sul Giuba e quindi quando veniva in visita non mancava di passare a Jonte, dove io risiedevo. Fu proprio a Jonte che conobbi il personaggio, quando venne a chiedermi di seguire dei lavori nella sua azienda, anche se già avviati da Lui, ma non poteva restare a lungo, dato che era già una persona impegnata politicamente a Mogadiscio. Così, dato questo impegno, avevo modo d’incontrarlo e in una di queste occasioni accennai alla possibilità di creare un nuovo comprensorio per la coltivazione della canna da zucchero e il relativo zuccherificio, sul Giuba. Nel 1980 quando mi trovavo di nuovo in Somalia per un altro incarico trovandomi sul Giuba, insieme all’amico Beppe Zardo ho visitato lo zuccherificio e fatto una veloce corsa fra gli impianti canna, proprio nella località che anni prima avevo suggerito. La sorte mi aveva premiato, perché era la prima volta che lo zuccherificio entrava in funzione. Quando fu eletto Presidente la notte stessa il Generale Siad Barre Mohamed effettuò il colpo di Stato, destituendolo e insieme ad altri oppositori richiudendolo sotto stretta sorveglianza ad Afgoi (ottobre 1969) Iniziava così la dittatura del Generale Siad Barre. Durante gli scontri fra gli oppositori di Siad Barre e le truppe a lui fedeli, nei pressi dell’aeroporto, un colpo di cannone, contro un ridotto, Hagi Mussa Bogor restò ucciso. Confesso che quando ho appreso la notizia attraverso la televisione con mia moglie, anche lei lo conosceva ci siamo guardati e almeno io sono tornato col pensiero alla persona che avevo conosciuto molti anni prima e l’espressione viva voce fu: “povera Somalia”.