Paesaggi da mille e una notte

2 ottobre. Siamo a Brindisi — cielo coperto piove piano piano — caricano carbone per cui ci è interdetto passare a poppa siamo condannati alla sala a manger ho preparato una cartolina per casa — partirà? Alle ore 2 pom. saremo in rotta per Alessandria. Addio Italia (alle ore 5 del 2)

3 ott: lasciata Brindisi si entra nel Mare Ionio — qui cominciano i guai — si comincia ad essere presso le isole quando sopraviene la burrasca. Come si passa lascio indovinare – sono 33 ore di mare in fortuna — e momenti d’ansia per tutti — nessuno parla più tutti si guardano mutti nessuno sta in piedi — nessuno più mangia guardano il pericolo — il piroscafo grandissimo si muove addaggio il vento è fortissimo e viene a volte spinto verso la scogliera addio a tutti.

4 ott.: momento di tregua per cui tutti si rianimano — però il mare è ancora rumoreggiante, vedremo come si passerà la giornata. Il tempo finalmente si è messo al buono tutti sono contenti percui tutto va bene e si mangia parlando tutti della mattinata di domani.

5 ott: alle ore 11 del mattino dopo una notte soffocante dal calore africano vado sopra coperta per assistere al levare del sole la mattina è splendida presto vedremo la terra poiché diversi uccelli vengono a volteggiare d’intorno al bastimento – alle 8,24 si comincia a vedere la prima terra africana il vapore inalbera bandiera. Il mare avvicinandosi alla costa comincia a danzare – però tutto bene – sono in vista anche 2. felucche ora si vede chiaramente la costa si vede El Meks piccolo villaggio – di bagnature scaricano dalla stiva i bagagli fervono i lavori di atracco si attende il pilota finalmente avvicinano neri al piroscafo – si va lentamente poiché l’entrata è piena di scogli si arriva così possiamo mettere piede a terra. Sono le ore 1.0 e mezza li comincia un vero pandemonio degli arabi per impadronirsi dei bagagli — bisogna sorvegliarli con la frusta però tutto procede bene si discende il nostro bagaglio viene affidato a un arabo si va alla dogana qui altra confusione però tutto va bene – poi alla consegna dei passaporti che si devono lasciare per passarli al consolato. Al Porto viene ad incontrarci un digò(?)… mandato dal sig Pacifico Luzzato e ci usa tutti i riguardi possibili – alla fine si pranza alla greca e si va a dormire all’hotel Continental puramente greco – si dorme dopo aver preso una tazza di caffè alla turca. Si riposa benissimo- sino alla mattina.

6 ott: mi sveglio prestino poiché mi diverto a guardare nella corte diversi arabi che dormono contro il Bab (il portone) tutta la giornata si passa benissimo andiamo a passeggiare lungo la via Ibrahim – e piccoli quartieri arabi i quali sono molto sudici dopo mezzogiorno si fanno le vie principali è una bella città (ho trovate alla Posta notizie)

7 ott.: questa mattina parte il piroscafo per Brindisi per cui ne approfitto per mandare nuove a casa.

8 ott: Ci siamo alzati presto perché il piroscafo Menfi che arrivava portava Taliani. Sono arrivati – a mezzo giorno lasciamo Alessandria per il Cairo — a mezzo giorno preciso spara il cannone! Ed il treno expresso parte. Non si può descrivere la scena dei paesaggi – i villaggi – sono addirittura nelle loro forme veri quadri — lungo la strada file di cameli e somarelli carichi carichi lentamente sotto il sole di fuoco — e nuvole di polvere – noi ora siamo tutti coperti. Finalmente si arriva alle 3 pom. al gran Cairo. Mille e una notte sono tali e quali a quanto si vede- subito un matrimonio arabo proprio sotto le nostre finestre – i camellí sono bardati in un modo meraviglioso — una processione – un chiasso – finalmente viene la portantina tutti tapetti in seta coperte con la sposa invisibile e poi altro seguito sembriamo di carnevale siamo sbalorditi.