Mestieri
minatoreLivello di scolarizzazione
licenza elementarePaesi di emigrazione
Francia, BelgioData di partenza
1946Data di ritorno
1953Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Dopo più di due mesi di Francia e vita misera quanto quella ardaulese, Francesco si decide a partire, ancora clandestino, alla volta del Belgio.
Dovevo studiare come fare per passare clandestinamente anche dalla Francia in Belgio. La frontiera distava circa dieci chilometri da dove abitavo. C’era la strada camionabile e anche quella ferrata, ma sull’una e sull’altra vigeva un severo controllo della polizia di frontiera. Quelle strade attraversavano un folto bosco di pini e di castagni, in quel periodo già copiosamente innevate. Tentarne l’attraversamento di notte, passando per il bosco, era il solo modo di raggiungere il Belgio. Fu così che dopo due mesi di permanenza in Francia, una sera decisi di arrischiare l’attraversamento della frontiera, nelle Ardennes, col solo ausilio della lampadina tascabile. Il primo villaggio belga che incontrai era Gillet e da lì presi il treno per Namur, poi Charleroi, Mons, e da Mons salii sul tramvai per Frameries. Alle dieci del mattino del 15 dicembre del 1946 arrivai a casa dello zio Giovanni. Mi sentivo contento d’esserci arrivato pur non conoscendo la strada, la lingua, senza documenti, solo con il coraggio a due mani, sospinto dal desiderio d’andare avanti e di crearmi, a tutti i costi, una nuova vita. lo zio parlò di me con un suo amico italiano che a Bruxelles aveva una fabbrica di pasta alimentare, ma lo stipendio che mi offriva era poco e non sarebbe bastato per vivere in città. […]
La possibilità di trovare un lavoro a Frameries c’era, con uno stipendio anche buono, ma dovevo lavorare sotto terra nelle miniere di carbone, a mille metri di profondità. Senza un briciolo di paura, presi la decisione di lavorare in miniera, come operaio a carbone. Quel lavoro era duro e pericoloso, ma io di coraggio ne avevo da vendere e guardando la nuova situazione con le lenti di chi si sente ottimista, dopo alcuni mesi ero già un buon operaio e guadagnavo bene.
Il viaggio
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