Il primo sangue

22.6 sabato Ci siamo alzati alle tre di notte e qualche ora più tardi, finalmente, siamo partiti dalla… suggestiva località di Passo Fenestrelle. Siamo andati al Piccolo Moncenisio dove, fra una confusione del diavolo, é stato distribuito un po’ di caffé. Era appena finita questa operazione quando é arrivato l’ordine di tornare indietro. Abbiamo ripercorso il tratto di strada di prima, dopodiché ci siamo diretti al Passo del Moncenisio (confine di Stato). Ci siamo fermati a ridosso di un costo ne di montagna sulla cui cima, ci é stato detto, c’era il Forte Pecti Turà (Petit Turrà), in una posizione che domina la strada internazionale sul versante francese. Passare per di là era impossibile; bisognava far fuori il Pecti Turà, compito piuttosto difficile per ché si doveva passare per un tratto di montagna senza nessuna vegetazione e completamente scoperta. E’ stato mandato su un reparto del primo battaglione, che é tornato dopo pochi minuti con diversi feriti, chi da soli e chi portati a spalla da altri soldati.

A noi, la vista del primo sangue ha portato sgomento.

All’imbrunire il comandante del secondo battaglione ci ha in formati che appena fossero calate le tenebre saremmo dovuti partire per il Colle della Nunda (a 3600 metri) per poter, in un secondo momento, andare a prendere il forte di spalle.