Il fatidico discorso

Trascorso il 21 Settembre l’aria europea, densa di eventi politici, s’è diffusa e si respira anche qui, è pesante e non lascia dormire tranquilli. 2 Ottobre 1935. Il Duce del fascismo pronuncia il fatidico discorso, la macchina bellica inizia la marcia vittoriosa. Due tappe forzata e alle 11 del 3 Ottobre il mio reparto passa il fiume Mareb che segna l’attuale confine. In serata siamo sotto il forte di Darò Taclè dove già gli eritrei hanno sostenuto uno scontro. In nottata si ricoprono tratti di fosso anticarro costruiti dal nemico certamente sotto l’immancabile guida di personale europeo. Si ode ogni tanto qualche caratteristico ta-pum dei fucili abissini. Due fanti del 70 trovano la morte in questa conca prima del sorgere del sole. E’ giorno,’ si ode rumore d’aerei; colonne da più direzioni riprendono la marcia interrotta la sera precedente, appuntamento al forte; gli aerei sono sopra, passano, bombardano il baluardo, intanto i fanti arrancano per l’erto colle preceduti dagli ascari; verso le 12 si ha il contatto, un nutrito fuoco di fucileria da ambo le parti dura fin verso le 16, un assalto due tre e il nemico è cacciato dal nido. All’alba si riprende l’inseguimento.