“88896000 di metri circa di navigazione”

Taranto

Eccoci al fine ai nostri 88896000 di metri circa di navigazione. Dopo due notti dalla partenza da Suda, nella profonda oscurità della notte ionica, i deboli raggi del faro di Santa Maria di Leuca ci annunciano la terra nostra prossima. L’equipaggio, che tutti vegliano sui ponti scoperti per non perdere l’emozionante istante della prima vista del patrio suolo, erompe in un gioioso spontaneo urrah che si spande e si perde lontano verso la terra tanto amata. Sembrava lo storico grido dell’equipaggio del Santa Maria di Cristoforo Colombo. E’ l’alba: entriamo col sole, con quel sole di maggio tanto sfolgorante e pieno di promesse. A mezzogiorno esatto siamo davanti il ponte girevole e passiamo, come nella partenza, fra due fitte ali di popolo plaudente, con le stesse lacrime di commozione ma con una più grande soddisfazione da parte nostra: quella del dovere compiuto, della dura prova sostenuta e di avere effettuato uno dei più bei viaggi che si possano immaginare. Sempre seguiti da applausi fragorosi, a lento moto, baldanzosa, con la lunga fiamma di rimpatrio trascinantesi in mare, ci inoltriamo in mare piccolo, terminando così la campagna dí circumnavigazione della Puglia con i suoi 320 uomini di equipaggio. Ci seguono le note allegre di due musiche cittadine che dalla passeggiata dei due mari suonano le più belle marce per rendere ancora più festosa l’accoglienza nostra. Dopo le ispezioni d’uso, l’equipaggio sbarca, va in licenza (ben meritata licenza dopo tante fatiche). Chi torna ai monti, chi prende nuova destinazione su altre navi in Italia e non pochi ritornavano dopo breve periodo ai lontani lidi. Tre anni di vita in comune avevano legato tenacemente, in profondi vincoli, tutti noi e ciascuno, in seno alla propria famiglia, ricorderà i compagni di questo lungo, felicissimo viaggio.

E volgiamo un pensiero a colui che solo rimase in terra straniera. Povero Fermìnio! La tua , famiglia non avrà la gioia che tutte le nostre hanno avuto !! La gioia del ritorno dal dovere compiuto tu non la proverai. E tua madre non bacerà i tuoi capelli biondi, tuo padre non ti accarezzerà con lo sguardo di padre lieto delle gesta del figlio. Io ricordo i momenti di confidenza’ín cui mi esternavi i tuoi progetti e la bramosia del rimpatrio per mandarli ad effetto! Tu non li effettuerai pia, buono e caro amico di tutti! E con i tuoi cari, una più cara creatura piangerà per te, caro Perfumi: una fanciulla che a te aveva affidato il suo cuore perché lo unissi al tuo e, uniti insieme più stretti, li riportassi qui. Il fato ha voluto che tu, il più buono fra tutti noi, sopportassi il peso di un fatale destino. Sia pace all’anima tua e l’affetto che tutti noi nutriamo per te sia di conforto ai tuoi inconsolabili genitori, alla fanciulla amata. Pace.