Mestieri
militariLivello di scolarizzazione
Paesi di emigrazione
EtiopiaData di partenza
1936Periodo storico
Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)Temi
Renzo Peccerini racconta una delle pagine più nere della storia italiana. Nel febbraio del 1936 l’esercito italiano è in guerra contro quello d’Etiopia. Mussolini pensa che l’Italia possa far valere la sua presunta superiorità, culturale ma soprattutto tecnologica, in poco tempo. La realtà è un’altra. Quello etiope è un impero millenario, ricco di storia, e il suo esercito contrasta fortemente gli invasori. Così, le truppe di Badoglio fanno ricorso alle armi chimiche. La battaglia dell’Amba Aradam si risolve grazie al gas iprite rilasciato a bassa quota dall’aviazione anche sui civili. Di fatto, si tratta di una evidente, ma rinnegata per decenni, violazione della Convenzione di Ginevra del 1928. Ma l’uso dei gas è sotto gli occhi di tutti, come racconta Renzo nelle lettere che invia a casa, nelle quali sminuisce costantemente la gravità di quello che vede, raccontando ai familiari di una guerra simile a una scampagnata. Salvo descrivere la presenza di cadaveri tra gli “abissini” colpiti dall’iprite. Finita la guerra, nel maggio del 1936, Renzo comunica al padre la decisione di presentare domanda per rimanere in Etiopia come residente politico, intravedendo un possibile futuro nel Paese che ha contribuito a sottomettere e conquistare.
Il viaggio
I racconti
Abissini gonfi di iprite
Amba Alagi 8 marzo 1936 Caro papà, ho ricevuto or ora la tua lettera per via aerea del...
Cadaveri a mucchi
Passo Ezba 22 aprile 1936 Caro papà ho ricevuto adesso la tua lettera tutta confortata dall'arrivo del...
La logica coloniale
Passo Agumserta, 4/5/1936 Caro Papaino Ho ricevuto finalmente ieri libro che tanto desideravo. Siccome sei stato così puntuale...