The Italian Far Eastern Imp. Exp.

Arrivato ad Hankow mi adattai a lavorare qua e là. Diedi tosto inizio al commercio d’esportazione e d’importazione  con l’Italia, le merci erano: vini scelti, salumi ed altro, come piccole bijouterie veneziane. I guadagni però non erano certo floridi.

Il mercato cinese era investito da merci europee, americane ed australiane.

Continuamente arrivavano navi cariche di vari prodotti. Si può immaginare quindi il mio piccolo commercio quanto stentasse a farsi strada, ma non mi scoraggiai. Aperto finalmente il mio ufficio e formata la ditta The Italian Far Eastern Imp. Exp. continuai nella lavorazione accurata degli intestini organizzando nello stesso momento una conceria di pelli; con quest’ultima ebbi alfine buoni risultati. Riuscii anche a fare un grosso carico per Genova. Certo la lavorazione a mano era molto ben accolta, ma per il mio lavoro occorrevano anche macchinari al fine di migliorare la produzione. Trovai il finanziamento presso un cinese molto ricco, il quale mi aveva preso a benvolere; lo stesso mi diede pure i locali per la mia particolare attività. Tutto andava davvero bene, ma sfortuna volle che proprio in quel paese si formasse un governo detto Too Chung, il quale confiscò tutti i miei beni e al mio finanziatore tutte le sue casette ed i suoi terreni. Rimasi così nuovamente senza sostenimento e dovetti fermare il lavoro in attesa di tempi migliori.