Senza un soldo

Il nostro lavoro era retribuito con le sole spese dei viveri che Caprini ci portava, e senza mai darci un soldo. Mio Fratello dall’Italia scriveva che se non si fosse pagata la sua retta lo avrebbero cacciato dal Seminario. Mio padre si raccomandò a Caprini di aiutarci e darci almeno 500 franchi per poter pagare la retta a mio Fratello. Lui però prese la scusa di non avere i soldi in tasca si fece dare l’indirizzo di mio Fratello e ci promise che avrebbe pensato lui a tutto. Ma quei soldi non arrivarono mai. In famiglia vi era molta tensione perché le cose non andavano come dovevano andare. Si mangiava poco, le forze sparivano e i nervi erano a fior di pelle. A questo punto ci dovevamo svegliare. Mio Padre la Domenica andava in Paese Cagnes sur mer dove avevamo degli amici Italiani, e lì ognuno discuteva raccontava e faceva presente tutto quello che succedeva in Paese così venne fuori che avrebbero costruito una nuova strada che da Cagnes sur mer sarebbe arrivata ai piccoli Paesini situati ai piedi delle Alpi Marittime e che l’impresario assumeva anche operai che possedevano la carta da 100 franchi. Il giorno seguente mio Padre si presentò e venne immediatamente assunto purché avesse accettato di riscuotere la prima quindicina dopo tre mesi di lavoro. Non essendoci un’altra alternativa accettò, così cominciò il lavoro alla strada.