L’annuncio della guerra
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Mestieri
contadinoLivello di scolarizzazione
licenza elementarePaesi di emigrazione
EtiopiaData di partenza
1935Periodo storico
Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)![](https://www.idiariraccontano.org/wp-content/uploads/2020/03/Comba_1937_Domenico-e-la-lince.jpg)
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Domenico Comba è appena sbarcato in Egitto, tappa di avvicinamento verso l’Etiopia, quando viene raggiunto dall’annuncio della dichiarazione di guerra italiana.
La traversata del Mediterraneo durò due giorni con mare calmo e in vista della costa, poi giungemmo a Porto Said all’imbocco del canale. Lì per ragioni ignote ci fermammo mezza giornata, cominciò poi la traversata del canale lungo 180 km. Era il 3 ottobre quando dall’altoparlante sentimmo la voce del Duce che annunciava, con voce forte e sicura la dichiarazione di guerra con queste parole: “Italiani oggi 3 ottobre l’Italia ha dichiarato guerra all’Abissinia per avere anche noi un posto al sole. Le nostre truppe hanno varcato il confine e marciano verso una meta che non può che portarci alla vittoria”. Su tutta la nave il silenzio era profondo, perché erano pochi i consensi di approvazione e molti i mormorii di scontento. Tutte le nazioni dal momento dell’entrata in guerra dell’Italia contro l’Abissinia ci imposero le sanzioni. L’Italia doveva fare da sola e non sperare nell’aiuto di nessuno perché aveva trasgredito ai patti di non belligeranza. Così navigando sempre più verso il fronte lasciammo il Canale di Suez e imboccammo il Mar Rosso. Per un giorno costeggiammo l’Asia, in particolare l’Arabia; si vedevano le montagne brulle, arse e aride dal sole orientale. La vicinanza alla costa ci faceva vedere i cammelli in carovana e qualche piccola oasi in lontananza. La terra era brulla e piena di montagnelle di sabbia: dava il senso del deserto. Il mare era calmo e si navigava senza nessuna allegria, consci di che cosa ci aspettava. La traversata del Mar Rosso, da Suez a Massaua, durò sei giorni. Tutti i giorni i nostri comandanti ci facevano dei discorsi sul come comportarci di fronte ai primi attacchi nemici.
Il viaggio
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