La morte di Mario

Paris, le 15 Aprile 1942

1. MARTINI

101, Rue de Charonne (4, Cité du Couvent[.]

PARIS – XI^

Tèl.: Roquette 88-83

cara Signora,

Sarà certamete sorpresa ricevendo questa lettera. Sono l’amico intimo di suo figlio Mario, non so se quest’ultimo le ho parlato di me. Si faccia coraggio, capisco bene il suo amore per suo figlio e il dolore che questa lettera le recherà, ma è di mio dovere, e con dolore che le devo annunziare il decesso del povero Mario. Si è spento il 6 aprile alle ore 14, senza sofferenze, e assistito dai suoi amici, e dalla funzione della Santa chiesa alla casa di Santé di Grigny (Jenie & aise).

Non l’ho mai abbandonato, ma disgraziatamente non ho potuto arrestare il destino ingiusto. Sia tranquilla signora, non lo abbiamo abbandonato. Ho comprato il terreno per 15 anni, e ci ho fatto fare una cassa delle piu resistenti, e se piu tardi lei vorrebbe fare venire il corpo in Italia, la pregho di rivolgersi a me, che saro sempre pronto per esserli gradevole, in memoria del povero Mario. Avevo fatto le pratiche per mandarlo in Italia, perche quello era il suo desiderio, ma queste pratiche furono lunghe, capira bene che in tempo di guerra non si puo fare come si vuole, e poi…

Il suo desiderio era di vedere sua madre, ma malgrado la nostra diligenz[a] non si e potuto andare contro la fatalita. Ho ancora delli oggetti di suoi figlio, che guardo qui a sua disposizione, come ricordi e che le manderò appena posso.

Le parlo come parlerei io una madre, e mi creda divido il suo dolore, perche era un bravo ragazzo, e mi era molto affezzionato. Sono alla sua disposizione, cara Signora, se vuole avere altri dettagli, e una sua lettera mi farebbe molto piacere.

Si faccia coraggio, e in attesa di una sua lettera, con dolore mi firmo suo

[L.Martini]