Il Vallo di Adriano

Avevo intenzione di fare una visita al Vallo di Adriano, ma mi sono trattenuto più del previsto. Ne ho percorso un lungo tratto a piedi, su e giù per gli avvallamenti, seguendo la cresta di una collina. Paesaggio ampio e riposante, geometrie di prati tagliati, muretti divisori, distese di Pascoli, verde scuro dei boschi, riflesso cupo di piccoli laghi sotto le nubi. Ho esaminato gli alloggiamenti e le fortificazioni. Emerge sempre la domanda: perché sono venuti fin qui? Anche per i romani il limite della sicurezza era sempre oltre?

Mi accampo presso una casa di contadini, che mettono a disposizione un prato, con i servizi essenziali. Stasera faccio l’inglese, estraggo la sedia pieghevole, imbandisco il piccolo tavolo: salame delle origini, parmigiano, frutta e purtroppo solo acqua, mi faccio un caffè e leggo. Ho davanti una collina verde, con macchie bianche di pecore al pascolo, volano in alto stormi di uccelli neri, passano radenti sui prati i gabbiani.