Mestieri
operaioLivello di scolarizzazione
diploma di scuola media inferiorePaesi di emigrazione
GermaniaData di partenza
1943Data di ritorno
1945Periodo storico
Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)Temi
guerraTemi
guerraGiuseppe Sartori, sergente italiano catturato in Grecia dopo l’armistizio dell’8 settembre e deportato in Germania, è appena arrivato nel campo di concentramento di Meppen.
Andammo nel campo di concentramento che era sopra la città. Erano tutte baracche, i prigionieri erano tutti militari, italiani e francesi. Saremo stati circa 15 mila persone. Da subito capimmo di quale pasta erano fatti i tedeschi: tutte le volte che sgarravi, e secondo le loro ferree regole era facile che capitasse, ti prendevi una razione di botte, di insulti e di urla. Ispezionarono tutti gli zaini e tutte le borse dei soldati italiani. Avevano urlato di depositare tutte le armi in un contenitore. In una delle ispezioni trovarono due pistole; evidentemente qualcuno aveva pensato di tenersele. Tutto il reggimento venne portato nel piazzale il cui terreno era disseminato di scorie di altoforno, ci fecero levare i pantaloni, le giacche e le camicie, e ci fecero marciare per giorni con i gomiti e le ginocchia strisciando su quel terreno. La maggior parte di noi riportò ferite terribili e, per di più, venivamo bastonati brutalmente se non procedevamo in fila per quattro.
Il viaggio
Mestieri
operaioLivello di scolarizzazione
diploma di scuola media inferiorePaesi di emigrazione
GermaniaData di partenza
1943Data di ritorno
1945Periodo storico
Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)Gli altri racconti di Giuseppe Sartori
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