Mestieri
insegnanteLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
IsraeleData di partenza
1997Periodo storico
Periodo contemporaneo (dal 1977 ai giorni nostri)Annamaria Albertini prende una pausa dal suo volontariato a Gerusalemme e trascorre una domenica in riva al Mar Morto.
18 maggio 1997
Una domenica serena e piacevole sulle rive del Mar Morto.
In prossimità della riva, l’arenile è molto vario; infatti, a tratti aridi e ad altri fangosi seguono giovani vigne e campi a basse culture, ricavati nel terreno emerso là dove il mare ha lasciato fertili sostanze, nel ritirarsi per carenza di acqua, poiché il fiume Giordano, immissario del lago, utilizzato sia da Israele sia dalla Giordania, è quasi completamente asciutto.
Arabi ed ebrei scendono alle spiagge per il bagno e per godere il sole. La costa, spesso sassosa e alta, là dove si abbassa, diviene fangosa ed è ricca di benefici sali minerali; qui sorgono eleganti ritrovi attrezzati di tutto e frequentati, soprattutto, dagli ebrei e dai turisti stranieri, perché molto cari.
Gli arabi, invece scelgono le zone più solitarie e, direi, primitive. Lo stabilimento, allora, è ridotto all’essenziale: due cameroni separati per gli uomini e per le donne, in cui ci si spoglia, si fa la doccia, indispensabile dopo il bagno che lascia sulla pelle la patina dei sali, salutare ma fastidiosa, e ci si riveste: tutti insieme!
Il viaggio
Mestieri
insegnanteLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
IsraeleData di partenza
1997Periodo storico
Periodo contemporaneo (dal 1977 ai giorni nostri)Gli altri racconti di Annamaria Albertini
Arabi in spiaggia
Sul litorale, in ordine sparso, sono piantati degli ombrelloni grandissimi, verdi e gialli, sotto i quali...