Nuova vita a Rio

Siamo arrivati in questo Albergo che era grande e bellissimo, proprio sul mare, con quattro ristoranti, tre piscine e con molti negozi dentro. Abbiamo avuto un gran successo e dopo pochi mesi hanno deciso di aprire un nuovo “Ristorante Alfredo” all’interno dell’albergo Intercontinentale di Rio. C’è stata l’inaugurazione e poi il Ristorante è stato sempre pieno di clienti a pranzo e a cena, così il Direttore Generale Alvaro Diago mi ha chiesto di stare almeno due mesi a dirigerlo. Mi ha proposto di andare a Roma per pochi giorni e di ritornare lì con mia moglie. Quando la sera ho telefonato a Santina e gliene ho parlato, lei mi ha risposto che non voleva venire perché aveva paura dell’aereo, poi a Roma l’ho convinta e dopo qualche giorno, preparati i bagagli, siamo partiti per Rio. E’ stato un viaggio tranquillo, Santina ha perfino dormito, soddisfatta. Mi diceva che l’aereo era più comodo e dava più sicurezza della macchina. All’arrivo siamo scesi dall’aereo e fuori c’era ad attenderci l’autista con la macchina, c’era pure Flavio, un funzionario dell’Albergo che mi faceva compagnia quando uscivo dall’albergo per andare in giro. E’ diventato un mio carissimo amico, era di colore e quando sono venuti a trovarmi i miei figli, ci ha accompagnato all’aeroporto e per i vari spostamenti. Era responsabile dei rifornimenti alimentari dell’albergo, era sempre pronto e gentilissimo, come del resto tutti dell’albergo, dai direttori ai funzionari alla servitù, erano quattrocento circa, tutti amici tra loro che condividevano tutto giorno e notte. Santina, appena arrivata, era già entusiasta nel sentirsi così ben trattata, circondata da brave e buone persone. La compagnia non le mancava, il giorno stavamo sempre insieme, mi chiamavano solo quando veniva qualche personalità importante, la sera invece ero quasi sempre al ristorante a controllare perché tutto potesse andare bene e lei era con me.