Maltempo, dissenteria, fango

18 febbraio

Sono esattamente due mesi oggi che mi trovo in Albania, in una logorante guerra di posizione. Sono due mesi corsi via velocemente tra un avvenimento e l’altro. Dal giorno dello sbarco la mia batteria ha assunto cinque diversi schieramenti, due lungo la costa, tre all’interno in Val Schushitza. In questi giorni non vi sono stati avvenimenti di particolare rilievo. Ogni mattina alcuni tiri di artiglieria, all’ora del caffè. Sono alcuni giorni che non sono fatto segno a contro-batteria. Forse il maltempo e la nuvolaglia bassa acceca gli osservatori nemici. Siamo all’oscuro assoluto di tutti gli avvenimenti. Non riceviamo giornali né bollettini, non abbiamo radio con le quali poter ricevere ameno le trasmissioni in lingua italiana di radio Valona. Qualche volta con le nostre modeste radio campali R.F. 2 cerchiamo di captarla, ma ben di rado vi riusciamo e sempre riceviamo male. Circola insistente la voce della dichiarazione di guerra della Germania alla. Grecia e di passaggio di truppe tedesche attraverso la Bulgaria. Comunque le notizie che “radioscarpa” diffonde non sono buone. Sul nostro settore la guerra ristagna. Mi dicono che, a Dukati, la smembrata Divisione Acqui si sta ricostituendo organicamente e che anche noi torneremo ad operare con essa, che subentrerà alla Divisione Alpina Speciale.

20 febbraio  Calma ovunque. Regnano ovunque solo maltempo, dissenteria, fango. Ci risulta che i greci stanno costruendo una strada lungo la valle verso di noi, speriamo posta servire non a loro ma a noi. Il comando del gruppo si è spostato. Abbiamo dovuto ridistendere le linee telefoniche.