Una perfetta boliviana

Mestieri
educatriceLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
BoliviaData di partenza
2011Periodo storico
Periodo contemporaneo (dal 1977 ai giorni nostri)Elisabetta Caglioni arriva a La Paz, in Bolivia, nel 2011 per un’esperienza di lavoro nella cooperazione internazionale, circa 4 mesi al servizio della Ciec, la Confederación Interamericana de Educación Católica. Nelle lettere che scrive a casa, descrive i primi passaggi del suo ambientamento, la scoperta della Bolivia e delle numerose contraddizioni, tra povertà e quartieri altamente inurbati
6 aprile 2011, eccomi!!! eccomi finalmente!!!! Muto cellulare italiano: a quanto pare qui sono troppo distante per la scheda italiana, ho provato a chiamare tutta notte ieri una volta arrivata ma nulla! avevo visto in aereoporto che non prendeva, ma pensavo perché vi fosse qualche copertura o che e quindi non ho chiamato dal telefono pubblico li…e una volta arrivata a casa di Carla era notte, lei non ha internet, nessun internet point era aperto…insomma, ero strapreoccupata per voi perché ho pensato che vi sareste fatti pensieri strani…poi quando Carla mi ha detto che Ste aveva chiamato mi son tranquillizzata e mi son messa a dormire, mi son svegliata un’oretta fa! (qui son le 12.14 ora). Ma a parte il casino del telefono (appena compro la targhetta boliviana vi mando il numero), sto benissimo!!!! non ho sofferto per nulla il soroche o mal di montagna, anche Carla era sorpresa. Lei è simpaticissima, lavora all’ambasciata inglese e starà fuori fino alle 7 di sera, ma mi ha lasciato le chiavi e quindi son uscita a farmi un giretto per scrivervi! ora sono in un internet point, che sta all’interno di un centro di moda….ma è tutto molto povero, non mi aspettavo cosi tanto, considerando tra l’altro che questo e uno dei quartieri più bellini (sono a Los Pinos, che e molto distante da Sopocachi, un venti minuti in taxi, e infatti questo mi e un po’ scomodo, ma vediamo). Il viaggio e andato molto bene, ho conosciuto una vecchina molto simpatica che si è fatta il Kilimangiaro a 76 anni e poi un inglese pazzo e poi appena scesa a La Paz ho conosciuto un italiano che studia e lavora in politica e ho preso il taxi con lui… effettivamente appena usciti dall’aereoporto ci son tantissimi tassisti che ti chiedono se vuoi un passaggio, ma basta prendere il taxi ufficiale e ya esta’. La Paz….allora, l’arrivo è stato un po’ cosi, non me l’aspettavo cosi come l’ho vista: sembra davvero una pentola, tutte le case sul fondo e intorno le montagne.. e’ enorme, tutta un saliscendi incredibile anche se poi nei vari quartieri le strade non tirano cosi tanto, credo che i dislivelli grossi sian proprio tra i vari quartieri. Cmq all’inizio mi e sembrata una citta spettrale: case vecchie (anche Sopocachi, che in foto sembrava cosi ricco, per quel che ho visto ieri sera – perche l’italiano e sceso a Sopocachi- e abbastanza povero). Le strade sono piene di cani randagi che sfasciano i sacchi si spazzatura per mangiare, le case sono casermoni in blocchi….mi e sembrata molto molto simile alla Romania, Ste! pero molto piu povera e incomprensibile. Mi aspettavo un po di vita notturna, invece un deserto, nessuno in giro se non cani e militari. Ora che la vedo durante il giorno pero mi piace molto di piu: ovunque ti giri ci son le Ande, la gente e in giro sorridente e almeno per questo quartiere non ho avvertito che mi guardassero perché straniera, anche perché anche molti boliviani hanno i tratti chiari come me e io son vestita da perfetta andina eheheh. Ora mi metto in couchsurfing a vedere se c’è la disponibilità di quella casa, cosi mi sposto magari già da domani e poi mi faccio un giretto camminando pian piano, che anche se mi sento benissimo non vorrei mi arrivasse tutta la botta stasera! ci sentiamo presto, scusate se ho scritto tutto di getto ma per ora non ho che emozioni da scrivere, e ancora troppo presto per capirci qualcosa! un abbraccio
11 aprile, La Paz
Mmm…da dove iniziare? sono qui a La Paz da una settimana…a tratti mi sono già ambientata e mi sembra di essere qui da una vita, a tratti non mi rendo ancora bene conto di dove sono e del fatto che ho davanti 6 mesi in questo pazzesco Paese! sono qui da troppo poco per poter esprimere un’opinione su quello che vedo, ho solo tante sensazioni, soprattutto positive per ora. A qualcuno di voi ho gia raccontato di La Paz…e una citta affascinante, certo non bella. anzi, esteticamente e proprio brutta: case ammassate l’una sull’altra, grattacieli, smog, traffico che a confronto Milano e una citta rilassante, parchi inesistenti, le montagne piene di casette con tetti di lamiera a perdita d’occhio….non esattamente il paesaggio che mi aspettavo! eppure, ha un fascino incredibile, e sono gli abitanti che lo creano: c’é un connubio fortissimo di popolazione indigena e bianchi, per quanto visto finora per nulla mescolati tra loro. Per strada ci sono tantissime cholitas, donne che un tempo erano campesine e ora sono scese in citta ma mantengono gli abiti tradizionali e a volte non parlano nemmeno lo spagnolo ma solo quechua o ayamara. Poi e una citta enorme ed ogni quartiere e diverso dall’altro: il centro e molto occidentalizzato, con grattacieli e locali ricercati (con un lato tamarro non indifferente), ma basta uscire un po dal centro e ci si imbatte in quella che forse e la La Paz piu autentica: i grattacieli spariscono e compaiono casettine, baretti minuscoli o baracchini di te e succhi di frutta improvvisati per la strada. Ieri con Elisa (una ragazza di Mantova fantastica che e qui per un progetto nelle carceri..tra l’altro con il Mlal Ste, dillo ad Aristide!!!) abbiam fatto un giro a piedi della citta e ci siamo spinte nei quartieri più alti: bellissimo!!!! abbiamo trovato un mercato dai mille colori e da frutti mai visti, una enorme banda che suonava e balli tradizionali. Qui turisti non ce n’erano, tutti ci guardavano…sopocachi (uno dei quartieri centrali) sembrava su un altro pianeta. Ci siamo fermate ad un baracchino a prendere un te e poi un succo versati in bicchieri di vetro un po troppo opachi per poter dire di esser puliti (il mio stomaco mi sta sostenendo meglio di quanto pensassi!) e abbiamo chiacchierato con la signora: un’anziana stupenda con la pelle ricamata dalle rughe che parlava meglio aymara dello spagnolo e ci ha raccontato di essere una curandera…le abbiamo detto che nel caso il nostro stomaco non reggesse cosi bene come sembra ci rivolgeremo a lei! e una citta dai mille volti, e questo è decisamente quello che mi piace di più. I quartieri bassi, pur anch’essi poveri, sono molto più occidentali: e povertà ed occidentalizzazione insieme sono un mix davvero brutto…ma anche questa è Bolivia, o per lo meno lo e diventata a causa anche (soprattutto?) nostra: qui e ancora più facile vedere gli aspetti dell’occidente di cui non c’e proprio di cui vantarsi… in questi giorni ho fatto un sacco di incontri splendidi, e proprio vero che viaggiando da sola è facile non essere mai sola! ho conosciuto un ragazzo italiano appena arrivata in aereoporto, un gruppo di Pacefli in un meeting di couchsurfing e soprattutto un’infinita serie di anziani!!!! l’altro giorno camminando a caso ho trovato un circolo per anziani: 20 vecchietti seduti fuori a bere vino e chiacchierare. Chiaramente mi sono unita al gruppo ed e stato bellissimo: un confronto stra-interessante sulla politica di Morales, prese per il culo per avere Berlusconi al potere (si, il bunga bunga e arrivato fin qui!), riflessioni sul Giappone… anziani davvero in gamba! ieri mattina invece ero seduta in un bar cercando casa (molto piu difficile di quanto pensassi) e un signore vedendomi ha iniziato a darmi consigli sui quartieri migliori…poi e venuto fuori che ha fatto il dottorato in geofisica o una cosa simile a Trieste (parlava un italiano perfetto!) e ora insegna qui all’università. Mi ha raccontato dei poli magnetici che stanno preoccupando i fisici perché per la prima volta stanno deviando invece che ritornare in rotta e un po’ di altre cose che non ho capito….sulle montagne intorno a La Paz ci sono i macchinari per le misurazioni geofisiche e ha detto che mi ci porterà per vederle!!! Mi ha anche dato tantissimi consigli su gite da fare in un giorno o due nei dintorni di La Paz: ho scoperto che fuori dal caos dei palazzoni c’è un sacco di natura che mi aspetta, anche a una mezz’oretta soltanto dalla citta!!! per quanto riguarda il capitolo casa…dopo aver fatto circa 40 chiamate e aver sentito quasi sempre che già era affittata, aver visto 6-7 case ho deciso di prenderne una a 150 dollari al mese, mi ci trasferisco stasera per un mese! nel frattempo la mia idea e cercare casa un po’ fuori dal centro ma prima devo conoscere bene la città perché purtroppo i quartieri non occidentali sono anche quelli pericolosi e al Ciec mi hanno sconsigliato di andarci. E per quanto riguarda il Ciec: ci sono stata 3-4 giorni fa e l’impressione e stata ottima!!! Mi hanno chiesto se preferissi concentrarmi su un progetto o fare 1 mese e mezzo in ogni centro per conoscere tutte le realtà e io ho scelto quest’opzione. Ci sono 4 centri comunali per bambini e adolescenti a rischio in distinti quartieri della città. Lavorerei dalle 8.30-9.00 del mattino alle 18 di sera, ho scelto orario full cosi posso avere 3 settimane ad agosto per girare…e in realtà facendo cosi finirei in 4 mesi…la mia idea sarebbe di fare le ultime due settimane di settembre sugli altipiani in una comunità andina che ti accoglie in cambio di lavoro tutto il giorno…mi piacerebbe un sacco, devo vedere pero se riesco ad incastrarlo con tutto e se ti accettano per sole due settimane…a ver! intanto anche se con i sogni corro con la testa e i piedi cammino piano, che qui e tutto da assaporare, non ci si può ingozzare! scusate la lunghezza allucinante….e ci sarebbero ancora mille e mille racconti da fare….vi abbraccio forte. betta
Il viaggio

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